Fattori arcani

Concorso SEO di posizionamento su Google

Tuesday, March 04, 2008

A volte ritornano..

Eccomi di ritorno anche qui..

è passato un secolo !!!

é pure vero che ho aperto questo blog solo per scrivere il racconto sui Fattori Arcani, che altro non era che una gara di posizionamento sui motori di ricerca e questo blog doveva essere uno dei tanti temi da affrontare costruendo il network intorno al sito da spingere.. ma ho deciso di riprendere questo blog e continuare a parlare di fattori arcani, intendendo questa volta tutto quello che mi passa per la mente, le stranezze che viviamo ogni giorno in questa nostra società e via dicendo...

Come dire, seduto sul letto, al portatile, prima di andare a ninna, con qualche monnezza strana in tv, (non quella di Napoli, ma quella che vediamo tutti i giorni al posto di un Film, con la F maiuscola), mi annoierò a scrivere di quello che mi passa per la testa, tanto per staccare un po di Travian che è diventata veramente una malattia.

Wednesday, May 10, 2006

Fattori Arcani: il Gioco

..dove l'obiettivo è prendere il controllo della grande sfera centrale,
o Campo, facendole assumere il proprio colore.


Per farlo gli sfidanti utilizzano due piccoli cubi reattivi posti di fronte a loro. Questi sono in grado di trasmettere un campo di risonanza magica che si accorda con quella generata dal giocatore stesso. I cubi sono congiunti magicamente alla sfera in modo che entrambi possano influenzarla attraverso queste risonanze. Il tipo, l'intensità e gli effetti sono tutti fattori di risonanza variabili a seconda del talento magico del giocatore e dalla sua capacità di percepire e manipolare le arcane armoniche risultanti dall'unione delle distinte risonanze prodotte. Allo scopo di individuare ed incoraggiare i giovani con maggior potenziale arcano, il Consiglio dei Sette approva la proposta della creazione e diffusione del Gioco su tutti i territori delle Tre Repubbliche..

I due ragazzi si fronteggiavano davanti ad un accanito manipolo di spettatori rumorosi e brilli che li spronavano a battersi. L'arena era la locanda del Nastro d'Argento, nella bassa periferia di Selene, al cui centro erano stati spostati alcuni tavoli permettendo ai giovani di potersi sfidare. I tavoli allineati a formare un quadrato erano i limiti invalicabili all'interno della quale si svolgeva lo scontro. Dietro di essi gli avventori incitavano chiassosamente, scommettendo tra loro e scambiandosi commenti sull'incontro a cui stavano per assistere, mentre Nuit portava piatti di stufato e boccali di densa birra di grano per sostituire quelli vuoti. La giovane era minuta e pallida, i capelli scuri raccolti in una lunga treccia, dimostrava meno dei suoi 13 anni e si muoveva con grazia passando tra gli avventori che la notavano a stento. Svolgeva il suo lavoro con rapidità ed efficienza, ma la sua attenzione era interamente concentrata su ciò che avveniva all'interno del quadrato di tavoli: il Gioco.

Osservava con interesse il più alto dei duellanti, l'indiscusso campione delle periferie, Joren. Egli sovrastava di almeno 15 centimetri il suo avversario, che sembrava piuttosto intimorito e non particolarmente felice dell'imminente battaglia. Nuit non avrebbe scommesso mezza moneta di rame su di lui. Aveva l'aspetto di un ragazzino ben vestito, ben nutrito e ben educato, figlio di mercanti sicuramente. Aveva grandi occhi marroni che guizzavano intorno, fissandosi ovunque tranne che negli occhi del giovane di fronte a lui. Paragonato al suo avversario sembrava un agnello al cospetto di un lupo. I lineamenti di Joren erano spigolosi e severi, la sua pelle scurita dal sole, lo sguardo deciso e la bocca serrata. Aveva le mani robuste come quelle di un uomo, nonostante fosse appena adolescente. Stava in piedi in silenzio, con le braccia conserte, in tranquilla attesa. Vestiva semplici pantaloni e una casacca di lino come suo padre, un pescatore, che sedeva dietro di lui spronandolo a rimanere concentrato. Incitamento assolutamente non necessario a giudicare dallo sguardo del figlio. Quando Tom entrò all'interno del quadrato di tavoli ci fu un applauso che però l'oste si affrettò a placare, per poter parlare.

"Benvenuti" esclamò allargando le braccia e sfoderando un gran sorriso "stasera il Nastro d'Argento è lieto di offrirvi il Gioco! A contendersi la vittoria e il premio ci sono due giovani talenti.. al cubo verde il piccolo Keom, qualificato a questa fase avendo sconfitto due sere fa.." Nuit non stava ascoltando. Le succedeva così tutte le volte. Quando il Gioco stava per cominciare le sembrava che i suoni si attutissero e che intorno a lei la gente si muovesse al rallentatore. L'arena occupava il suo intero campo visivo e la remota, debole pulsazione all'interno del Campo la catturava irresistibilmente, ipnoticamente. Aveva provato a giocare, come tutti, ma non percependo chiaramente le risonanze aveva sempre perso. Chissà se prima o poi i Fattori Arcani le avrebbero rivelato un talento magico latente come era successo a Joran l'anno precedente. Sarebbe stata lei il prossimo campione emergente del Nastro d'Argento? E se invece i cubi non avessero rmonizzato mai al suo tocco? Cosa avrebbe fatto scoprendo di non possedere alcun talento magico? Era un pensiero che le rendeva la gola secca e che le stringeva lo stomaco in una morsa. Da sempre sognava di poter diventare imbattibile nel Gioco dei Fattori Arcani attirando l'attenzione di qualche generoso stregone che l'avrebbe accolta come allieva. In quel modo avrebbe potuto ripagare Tom per la generosità che le aveva mostrato da quando l'aveva adottata in seguito alla morte della madre. Avrebbe potuto...


"che il Gioco.. cominci!" urlò l'oste.


continua ...

Tuesday, February 07, 2006

I Fattori Arcani

"Un arcano mistero aleggia intorno ai Fattori Arcani: i misteriosi segreti che si tramandano di generazione in generazione dall'inizio dei tempi, stanno per essere perduti e l'ultima speranza rimarrà nella memoria di un giovane apprendista di magia, in visita a Lucenta, la Città delle Luci, per studiare alcuni testi antichi nella grande Biblioteca e che si troverà ad essere il fattore chiave in una guerra che rischia di travolgere non solo le Tre Repubbliche ma l'intero continente di Erengoth."

L’ambientazione de “I Fattori Arcani”

La terra

Nell’antica lingua, Erengoth significa “Terra sacra agli Dei”.

La terra de “I Fattori Arcani” è un continente non molto vasto ma popolato da diverse etnie e culture: terre di contadini e fattori, arcani misteri, maghi e cavalieri.

Tutto il continente è circondato dalle acque del Mare Esterno, mentre le terre racchiudono a loro volta il Mare Interno: i due mari sono collegati dallo stretto di Naimen.

Diversi sono i fattori climatici e ambientali che hanno portato lo sviluppo delle diverse aree climatiche della terra de “I Fattori Arcani”, con differenti tipi di flora e fauna: dal deserto di Kor alle sterminate distese, pianure e campi coltivati del Regno di Haraan,

Le Tre Repubbliche

Situate a sud-ovest, il territorio delle Tre Repubbliche confinano a nord con il Mare Interno, a sud con il Mare Esterno, a ovest on il Regno di Haraan e a est con l’Impero di Kor.

Lucenta

La Città delle Luci

  • Popolazione: circa 6.000 abitanti
  • Presidente: Eirik, detto “il Giusto”, ottimo reggente e giudice
  • Comitato legislativo: formato dal Consiglio dei Saggi, costituito dai 20 più anziani e potenti uomini della città
  • Leggi: rigido controllo delle armi, le quali sono del tutto vietate ai forestieri.


La Città delle Luci è nota nell’Erengoth per la luce che avvolge la città durante la notte: il fattore che l’ha resa famosa a tutti gli abitanti della terra de “I Fattori Arcani”.

Ma Lucenta è anche sede del tempio di Teodosius, e della grande Biblioteca, meta di studiosi e ricercatori da tutte le parti del continente.

Locali:

La Luna d’Argento


Selene


La Città del Lago


  • Popolazione : circa 20.000 abitanti
  • Presidente : Kaleb, nobile, Governatore della Corporazione dei Mercanti
  • Commercio: corallo verde situato in fondo al lago Selene
  • Leggi : l'ordinamento giuridico favorisce lo sviluppo del capitalismo
  • Comitato legislativo : formato da nobili e mercanti, in tutto 25 membri; è presieduto dal Presidente.

La Città del Lago è una Repubblica fiorente e pacifica che fonda la sua economia sull'esportazione del corallo del lago omonimo, fattore peril quale è conosciuta in molte terre dell'Erengoth.

Il potere è in mano alla corporazione dei mercanti, che organizza e gestisce completamente i commerci e le esportazioni, il fattore chiave dell'economiacittadina.

Selene è una città giovane ma molto popolata e attiva: la maggior parte della popolazione è formata da pescatori, fattori e contadini.

I mercanti ritengono la guerra con gli elfi sia un cattivo affare, ma a causa del calo dell'esportazione del corallo non sono intenzionati a concedersi pericolose interferenze: i fattori economici sono alla base di tutto, e, se gli affari vanno male, tutta la città ne risentirebbe.

Locali:


  • Lo Specchio
  • Il Nastro d'Argento

I Fattori Arcani: l'Equazione

Nella Camera della Conoscenza, posta in cima alla Torre della Luce, l'arcimago Ganimedes tudiava in silenzio i Fattori Arcani. Come la Torre era il fulcro luminoso della città di Lucenta, così i Fattori Arcani erano il fulcro variabile dell'Equazione che da più di mille e cinquecento anni gli stregoni cercavano di comprendere.

Spostandosi lentamente lungo la parete, il vecchio arcimago osservava il flusso dei simboli luminosi che si susseguivano intrecciandosi in spirali, fondendosi e dando origine a nuove forme, in quello che all'occhio di un profano poteva sembrare come un insensato caleidoscopio di luci e colori che occupava ogni centimetro delle mura interne della grande sala. Gli stregoni invece, sapevano bene come quel cangiante susseguirsi di segni fosse la rappresentazione di come le energie magiche agivano sul mondo materiale che li circondava.

Ganimedes prese posto su uno dei seggi orientabili al centro della Camera incrociando le braccia sul petto e distendendo le lunghe gambe. Aveva smesso da tempo di interrogarsi su chi fosse stato a concepire l'Equazione, accettando perfino la remota ipotesi che gli Dei stessi l'avevano donata ai mortali per saziare la loro sete di conoscenza.

Non che questo fosse meno probabile di altre ipotesi che si perdevano indietro nei secoli, come quella che voleva l'esistenza di un popolo ormai scomparso così potente nella magia da aver trascritto ogni fondamento di fisica, biologia, astronomia, misticismo e stregoneria in un'unica formula che dinamicamente potesse descrivere ogni possibile fenomeno o interazione tra essi svelando ogni singolo fattore che componeva l'arcana formula.

Mentre cercava di isolare l'ennesima variabile dal flusso mistico dei Fattori Arcani, procedimento che lo aveva assorto completamente nell'ultima parte della giornata, venne distratto dall'improvviso bagliore proveniente dalla finestra che dava sul cortile della Grande Torre della Magia e che si
trovava proprio alle sue spalle.

Si stava facendo buio: per tutto il pomeriggio, dopo un pranzo con il Governatore, aveva studiato i Fattori Arcani in maniera così intensa da non rendersi conto del passare del tempo.

Il sole era già tramontato e l'oscurità cominciava ad avvolgere le Tre Repubbliche: tutte ma non Lucenta.

La Città delle Luci doveva il suo soprannome ad un sistema di illuminazione progettato da Ganimedes che, automaticamente al calar del sole, si attivava in tutta la città.

Splendenti globi magici, sospesi nell'aria a qualche metro d'altezza, comparivano in ogni strada e ogni vicolo: in ogni piazza, cortile e parco, le sfere brillavano di una luce magica così intensa da far risplendere Lucenta da diversi chilometri di distanza.

Ganimedes provava, ogni sera, uno strano calore all'accendersi delle luci: le sfere di luce spazzavano via l'oscurità e portavano, in ogni abitante di Lucenta, calma e tranquillità..........

continua